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Ultimo aggiornamento: 24 ottobre 2013 |
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Hiera Questa estate sono andato con Tetanorisorto! Summer Remix (sì, Tetanorisorto spogliato della vernice, arrugginito con acqua del Tirreno e polvere delle Isole) alle Egadi. Mi ero portato fogli e pennelli perché non si sa mai quello che può succedere in una vacanza. Ebbene, l'unico giorno di tempo incerto, prendo traghetto, pennelli e carta e mi dirigo a Hiera, l'Isola Sacra di Marettimo. Solo là, disfando il leggero bagaglio, mi accorgo di aver dimenticato i colori!
Terra e acqua di mare
Dopo una gragnola di insulti agli Dèi provo a disegnare solo con quello che ho: terra e acqua.
Il pennello, dopo un attimo di esitazione, va a sporcarsi con la terra, la polvere, le pietre.
Grande è la soddisfazione di poter disegnare ovunque, con niente.
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Hiera. Terra e acqua di mare Terra e acqua di mare su carta.
21x28,7 (2005)
Ecco Hiera. E' appena nato un disegno dal nulla.
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Viso di Levanzo Terra, cenere e acqua di mare su carta.
21x28,7 (2005)
Disegnato a Levanzo, l'isola più piccola delle Egadi. La cenere (ancora tiepida) è quello che rimane di un falò per la notte di Ferragosto.
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Hermes Terra e acqua di mare su carta.
21x28,7 (2005)
Il Messaggero degli Dèi è venuto a trovarmi a Levanzo, coi suoi calzari alati, portandomi l'acqua (dono di Posidone) e la terra (dono del Fauno).
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Oltre Terra e acqua di mare su carta.
21x28,7 (2005)
Guardando al di là del mare.
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