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Ultimo aggiornamento: 24 ottobre 2013 |
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Gli amici dell'Atelier Questi sono amici nostri.
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Mario Mafai
Mario Mafai (1902-1965) conosce nel 1924 Scipione e Antonietta Raphael, pittrice lituana, esercitando su entrambi un'influenza profonda per la sua impetuosa espressività nutrita di un carattere schivo e introverso, ma emotivamente reattivo a ogni più sottile sollecitazione del mondo visibile. Con i due, Mafai da vita tra il '27 e il '30 alla cosiddetta "Scuola di via Cavour" che difende una pittura espressionista, istintiva, cercando di spezzare il cerchio classicistico e arcaizzante del 900' ormai ufficiale e imperante in Italia. La sua terrazza su Via Cavour popolata di strani personaggi ci ha spronato a imbarcarci in questa avventura. "Ho vissuto la natura come la vivono gli uccelli. Gli alberi, le case, le vie, gli insetti tutto era bello, si trasformavano entro di me nel loro seme di bellezza e di vita". www.scuolaromana.it
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Anselm Kiefer
“Anselm Kiefer nasce l’8 marzo 1945 a Donaueschingen, nel Baden-Wüttemberg. Dal 1993, risiede a Barjac, in Francia, dove ha trasformato il suo studio di 35 ettari in un opera d’arte globale.
La mostra si svolge lungo un percorso che, dalle Gallerie fino all’Atelier del Bosco, situato nei giardini di Villa Medici, disegna i contorni di questo viaggio tra le grandi icone femminili del passato, dalle regine di Francia alle poetesse dell’antica Grecia, fino alle vestali, alle divinità e alle figure della mitologia, da Madame de Staël a Berenice, da Saffo a Dafne. Una vasta gamma di opere per la maggior parte inedite, molte delle quali realizzate sul posto ed esclusivamente per la mostra all’Accademia di Francia, tra disegni, dipinti, libri, sculture e installazioni, che racconteranno la Storia assumendo voci e fattezze di donne.”
Folgorati sulla via di Damasco. Sono stato con Giovanna a vedere “Die Frauen” sotto un cielo plumbeo e denso di presagi. Da allora tutto è cambiato. Niente è come prima. www.villamedici.it
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Tim Burton
Visionario e fragile. Ossessionato e geniale. I suoi mostri,
i suoi cadaveri e le sue creature malinconiche e strambe si possono soltanto amare. A spaventare sono invece tutti gli altri, i normali del 'mondo di qua'.
Arriva per il grande Maestro il Leone d'oro alla carriera.
Impossibile non essergli riconoscenti per le sue fantastiche opere.
Dice di sè: '...L'unica cosa che sapevo era che, qualunque cosa facessi, dentro dovevo esserci io. Semplicemente non posso 'impegnarmi' se la posta in gioco non mi interessa. Non sono abbastanza bravo a simulare...'
Noi approviamo e sottoscriviamo.
www.timburtoncollective.com/
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Antonio Pedretti
In una serata di fine agosto può accadere di imbattersi in una piccola mostra, una dozzine di tele su un fondale nero, nell'atrio della biglietteria di Palazzo Venezia, e godere di paesaggi martoriati dal colore, dalla materia. Ri-vedere lande del nord di questo signore del Varesotto, classe 1950, che ha fatto sue le sue terre e ci ha sorpreso con i suoi colori sporchi.
www.antoniopedretti.it
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Lucian Freud
Per me è il più grande pittore vivente. Vorrei dipingere come lui: il grande vecchio capace di scorticare i corpi. Fino a farti vedere l'anima.
“Tutto è autobiografico e qualunque cosa è un ritratto” ha detto. Il soggetto - sia esso amico o conoscente, figlia o nipote, amante o collega pittore come Bacon e Hockney, o la regina d’Inghilterra o lui stesso - diventa unicamente opera di Freud.
http://artchive.com/artchive/F/freud.html
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Francis Bacon
Un grande maestro visto nell'ultima mostra a Milano a Palazzo Reale.
Girando per le sale tra i suoi quadri ho immaginato il disordine e il caos che lo circondava nel suo studio, ho immaginato la sua faccia mentre dipingeva, i suoi movimenti, la sua tensione viva.
Ho visto il suo coraggio, quello di guardare l'umanità e il suo tempo così impietosamente. Come ha detto lo stesso Bacon: « Cosa pretendevate? Che dipingessi rose rosse nel secolo degli orrori? »
Mostra Francis Bacon a Palazzo Reale (Milano)
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