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Ultimo aggiornamento: 24 ottobre 2013 |
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Vox Pop Vox Pop è un pò tela, un pò suono, un pò voce, un pò totem.
E' un inno non silenzioso alla voce strappata, alla comunicazione interrotta. Una radio umana sgangherata e sbilenca, fuori frequenza. Circuiti, pile, woofer, nastri. Il suono circola come sangue, come linfa elettrica, tra la bocca in FM, le voci rubate da un registratore, l'elettrico smog composto per l'occasione da Marco Sangiacomo.
Tentativo
Vox Pop #1 è il primo (altri Vox Pop stanno nascendo da rifiuti elettrici) tentativo di dare e strappare voce alla tela.
Mi piaceva l'idea che un quadro potesse ricevere qualcosa dall'esterno e rimandarlo al mondo oltre la cornice.
Vox Pop ha trovato il suo naturale sfogo alla mostra "Tentativi" organizzata da Granma. "Cosa vuol dire tentare? Che forma, voce, colore, odore hanno il rischio, l’impegno, lo sforzo, la voglia, che stanno dietro a ogni prova da cui ci lasciamo sedurre? La mostra “Tentativi” nasce come spazio aperto all’esplorazione del concetto più ardito dell’uomo: l’impegno all’azione senza certezza di riuscita." Tuttora senza certezza di riuscita. A questa mostra hanno contribuito Marco Sangiacomo e Paola Loddo.
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Vox Pop #1 Gesso, acrilico, terra, smalto, pezzi di radio, varie ed eventuali.
80x100 (2005)
"Strappami la voxe Vox Pop,
strappami la voce".
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Vox Pop #2 Gesso, acrilico, terra, smalto, pezzi di radio, varie ed eventuali.
80x100 (2005)
"La tua voce rifiuto elettrico di cristallina purezza come di suadente ferita"
In Vox Pop#2 c'è anche un pò di Michela, Alessandro e Rita, realizzato in parte durante la mostra "Ruggine" a Tuscania.
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