Ultimo aggiornamento: 24 ottobre 2013 Utenti
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Gli occhiali di Fausto
Questa è la prima “cosa” fatta a Roma. Nonostante sia un racconto breve di poche pagine è ben lungi dall’essere terminato e rifinito.
Io non dispero di terminarlo. Prima o poi.

Incipit
Fausto arrivò a Roma una fresca sera di marzo. Fuori dalla stazione, in Piazza dei Cinquecento, le prime cose che lo colpirono furono la vista delle palme sbattute dal vento contro un cielo screziato e l’assordante cinguettio di uno stormo d’uccelli che gli ricordarono, di colpo, il mare.
“Roma…” . Solo a pronunciarne il nome si respirava l’arrivo della primavera, il suo fresco odore di marzo, mentre i puntini di sospensione andarono a raggiungere il volo degli uccelli, neri segni lanciati nella sera.

Sporcarsi le mani
Con i colori
Con le parole
Le parole di Giovanna Noia
Le parole di Lucia Boscaini
Le parole di Sergio Tanara
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